Notizie

Giriamo il mondo...in salute!

Giriamo il mondo...in salute!

Quando si progetta un viaggio, che sia di piacere, studio o lavoro, emergono sempre sensazioni positive. Soprattutto se si pensa a posti esotici, lontani, insoliti.

Raramente si pensa a cosa potrebbe accadere di negativo o spiacevole, ma l’esperienza ci insegna che, invece, è bene pensare a ogni evenienza, così da trascorrere un viaggio in tranquillità, ricco di ricordi felici.

 

Nel momento in cui si sceglie la meta, è indispensabile informarsi sul sistema sanitario che vige in quel Paese.

Per esempio…
La Svezia è un esempio di welfare di Stato, infatti l’assistenza sanitaria di emergenza è finanziata dal Governo e l’unica spesa prevista è tra i 35 e i 40 dollari per la visita al pronto soccorso, che può essere però rimborsata se la persona è assicurata.

Anche in Inghilterra le cure mediche per ingessare un polso rotto non prevedono nessun costo, poiché il sistema sanitario è finanziato dai contribuenti che pagano un’apposita tassa (questo non esclude il fatto che alcune aziende offrano servizi di assicurazioni private vantaggiose).

Il sito http://www.assicurazionesanitariaestero.com/, punto di riferimento assai utile agli italiani che si apprestano ad affrontare un viaggio all’estero, afferma che per gli Stati appartenenti all’Unione Europea, della Svizzera, dello Spazio Economico Europeo è sufficiente possedere la tessera sanitaria, che permette di ricevere assistenza sanitaria al pari dei cittadini del Paese in cui ci si trova. Vengono garantite, pertanto, prestazioni sanitarie gratuite, fatta eccezione per eventuali ticket richiesti da alcuni Stati.

E in Oriente?
A Singapore, per esempio, lo Stato provvede a coprire le cure mediche ricevute negli ospedali pubblici, integrabile sempre da polizze private. Quindi, senza di queste, il corrispettivo a carico del paziente per visite, test e radiografie è di circa 85 euro.

In Giappone la situazione cambia: l’assicurazione sanitaria è obbligatoria (che però, spesso, viene erogata come benefit dai datori di lavoro). Se invece è necessario il pronto soccorso, il paziente deve pagare tra il 10% e il 30% del costo. Tutto il resto rimane coperto dallo Stato.

Invece in Africa l’assicurazione privata (che anche in questo caso è spesso stipulata dal datore di lavoro) è obbligatoria. Per esempio, se si incorre in una frattura, negli ospedali pubblici si rischia di pagare oltre 650 dollari più ulteriori costi.

Per finire, gli Stati Uniti: come già sappiamo l’assicurazione è assolutamente necessaria dati i costi esorbitanti della sanità. Per fare un esempio, a San Francisco ingessarsi un braccio e stipulare un’assicurazione con una franchigia elevata può costare anche 1200 dollari; se disgraziatamente si è sprovvisti di polizza, il costo può salire in maniera esorbitante. La maggioranza degli americani possiede un’assicurazione pubblica (i così detti piani “Medicare” e “Medicaid” finanziati dal Governo) o privata, che invece per molti cittadini è fornita dal datore di lavoro. Tuttavia, secondo le ultime ricerche, oltre l’11% degli americani non ha stipulato alcuna assicurazione sanitaria e per questo deve affrontare costi improbabili per affrontare anche la più semplice emergenza medica.

Per concludere, riportiamo alcuni consigli preziosi tratti dal sito della Farnesina se si volesse intraprendere un viaggio in un paese in via di sviluppo: «I viaggiatori che intendano visitare determinate destinazioni in un paese in via di sviluppo devono recarsi in un ambulatorio per viaggiatori internazionali o consultare il proprio medico curante prima del viaggio. Questo consulto deve aver luogo almeno 4-6 settimane prima della partenza e preferibilmente prima se si tratta di un viaggio di lunga durata per motivi di lavoro. Il consulto comporterà informazioni circa i più importanti fattori di rischio (inclusi incidenti stradali), indicherà loro le vaccinazioni, i farmaci antimalarici da prendere, così come gli altri farmaci da portare in viaggio o la strumentazione sanitaria che potrebbe essere necessaria. Ai viaggiatori con problemi medici pre-esistenti va raccomandato di consultare un Ambulatorio di Medicina del Viaggiatore o il medico di famiglia per esser certi di tutelare la salute durante il viaggio».

Per altre informazioni, il sito della Farnesina http://www.viaggiaresicuri.it/ offre moltissimi consigli utili.

Buon viaggio sicuro!

Unipol Assicurazioni
Unipol Assicurazioni S.p.a.
Sede Legale: Via Stalingrado, 45 - 40128 Bologna (Italia)
Tel. +39 051 5076111 - Fax +39 051 5076666 - Mail Pec: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Web: www.unipol.it
Capitale Sociale: € 3.365.292.408,03 - C.F.: 00284160371 – P.IVA: 03740811207 – R.E.A.: 160304

Contatti

Agenzia Generale di Firenze
Via Circondaria 56/1 50127 Firenze (FI)
+39 055 490864 - 055 355766
Fax: 055 3216702
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
P.iva: IT05886490480
Orari: Dal Lunedì al Venerdì 09,00/13,00 - 14,30/18,00

Dove Siamo

Dove Siamo

Clicca sull' immagine per visualizzare la mappa